Oggi voglio essere felice Sabina Spielrein,Jung,Freud

Testo luci e regia Maria Inversi

Con Luciano Barbati Mirella Mazzeranghi Franco Mazzi Vittorio Mazzoni Alberto Scala Daniela Zanchini
Musiche
 Enrico Venturini
Foto a colori Romolo Belvedere
Foto in bianco e nero Giorgio Sottile
1999-2000

Lungo il filo della memoria storica ed onirica si snoda la vita di Sabina Spielrein che, raggiunta la maturità, narra e mostra al pubblico la sua storia di ragazzina malata e ferita, giovane appassionata e studiosa, in una erranza che ha origine dalle sue inquietudini, da uno spirito indomito e libero, sempre alla ricerca della verità ed estremamente idealista. La regia consapevole dell'impossibilità di poter narrare una vicenda così ricca ed intensa di conflitti, i cui particolari legati a personaggi mitici (Jung - Freud) acquisiscono la stessa importanza dei grandi fatti che li racchiudono, ha operato una scelta poetica, servendosi di un linguaggio sia verbale che fisico e in cui "l'aspetto realistico" è affidato alla narrazione di Sabina adulta, trait d'union con la parte giovane ed innocente di se stessa, che entra in relazione con lei attraverso stimoli e trasferimenti della coscienza adulta che sa, ma che raggiunta consapevolezza e maturità, resta, nei confronti del suo passato (Jung - Freud) un pò distaccata. Il linguaggio che caratterizza il passato è "onirico", quello che caratterizza il presente è "realistico" nel rapporto che Sabina adulta manterrà, per tutto lo spettacolo, con il pubblico, suo unico possibile referente e complice. I personaggi di Freud e Jung sono affidati a danzatori e attori (voci registrate).