Milena Jesenskà e Marianne Golz-Goldlust sono accomunate dallo stesso destino di condannate a morte. Ambedue hanno ricevuto, post mortem, il riconoscimento dallo stato di Israele di ”giusta fra le nazioni” ed hanno agito esclusivamente per amore riconoscendo nell’altro e nell’altra la soggettività dell’esistenza e delle loro scelte. Milena e Marianne non hanno mai rinunciato fino all’ultimo giorno alla loro coerenza politica. Marianne Golz-Goldlust scrive nell’ultima sua lettera: ”La generosità si carica solo di un peso inutile”
Vedi anche Giovanna Providenti, Noi Donne, gennaio del 2009