Due personaggi ed un coro, moderno e terrifico nella sua cruda realtà. Due personaggi: lo Psichiatra e Narcisa che attraverso frammenti di vita, di ricordi, racconti lontani, dialoghi serrati come nodi alla gola, disegnano la storia della (non) follia. Perchè la follia non è. Non è nulla di definibile, la follia non si cataloga, la follia è estemporanea, a volte è arte, sempre è dolorosa, spinosa, degradante. Spesso ride a gola piena e sempre serpeggia verità.